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MIBA SI CONFERMA COME IL NUOVO HUB INTERNAZIONALE PER IL SETTORE DEL BUILDING

Vincente la sinergia tra settori affini, che ha offerto una visione integrata e innovativa delle soluzioni per affrontare la transizione energetica e digitale di edifici e città.

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Smart home e smart building: diamo i numeri
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Come è andato il 2020 per i settori Smart Home e Smart Building? Nessun crollo a causa della pandemia e davanti uno scenario a medio termine molto incoraggiante. Ma, mentre per la Smart home i dati sono già aggiornati, per il settore Smart Building bisognerà attendere qualche mese. Il report verrà presentato in occasione di SMART BUILDING EXPO, la manifestazione che si terrà in contemporanea con SICUREZZA.

Arrivati a questo punto dell’anno, come di consueto, arrivano i dati sull’andamento dei mercati della smart home e dello smart building del Politecnico di Milano, che gettano un po’ di luce su un settore che, per molto tempo, è stato fagocitato entro numeriche di ben altra scala, senza avere alcuna evidenza (il mondo elettrico e della termoidraulica, per essere chiari).

In attesa del “new normal”, che gradatamente si imporrà nel corso di questo 2021, c’era molta curiosità sull’andamento di un mercato in un anno così anomalo, e per molti settori disastroso, qual è stato il 2020.

Ebbene, il primo dato da rilevare è il disassamento dei due report presentati, dal momento che quello sulla smart home rileva già l’andamento del mercato nel 2020, mentre quello sullo smart building si rifà ancora ai dati del 2019, dal momento che la raccolta di dati sul 2020 è in corso d’opera e verranno presentati proprio a SMART BUILDING EXPO a novembre.

Abbiamo quindi a che fare con numeri non omogenei, ciò nonostante, significativi.

Il  primo elemento da notare è che si tratta di due mercati di ampiezza molto diversa, dal momento che quello della smart home fattura circa 500 milioni di euro all’anno, mentre quello dello smart building ammonta a circa 8 miliardi di euro, di cui 2 in tecnologie definibili marcatamente intelligenti, e quindi propriamente smart.

Ma il dato più atteso era, come si diceva, quello sulla tenuta nel 2020, rilevato dall’osservatorio sulla smart home: ebbene, malgrado la pandemia e i lockdown, non si è registrato alcun tracollo, ma soltanto una lieve flessione del 5% sul dato del 2019. Un dato che fa tirare un respiro di sollievo a tutti gli operatori del settore. Una piccola flessione, quindi, che si colloca come una piccola parentesi all’interno di una curva di crescita notevole e costante da anni e che le previsioni ci dicono riprenderà sostenuta già a partire da questo 2021, grazie allo stimolo dei fortissimi benefit fiscali che investono anche la domotica.

I dati dell’Osservatorio Smart Building confermano la forte crescita del mercato nel 2019 e presumibilmente, stando ad alcuni primi sondaggi, confermeranno anche la modesta flessione nel 2020, per ripartire di gran carriera dal 2021. Tant’è che, stando allo studio realizzato dal gruppo Energy&Strategy del Politecnico milanese, in una proiezione a cinque anni del settore, si evidenzia un incremento del volume d’affari pari al 75% rispetto al dato rilevato nel 2019.

Dati incoraggianti, quindi, che dimostrano un significativo cambio di atteggiamento degli italiani nei confronti della casa che, nel 2020, ha visto un netto spostamento dal concetto di “casa-tana” a “casa-nido”, con un abnorme 46% di cittadini che hanno dichiarato di voler rimettere mano alla propria abitazione per adattarla alle nuove esigenze, anche utilizzando tecnologie innovative. 

Molto significativa in tal senso anche l’evoluzione dei trend di prodotto in ambito domestico: la sicurezza è ancora al primo posto, ma il trend di crescita maggiore è per assistenti vocali, elettrodomestici smart e impianti di climatizzazione, il tutto, tendenzialmente sempre più integrato in piattaforme caratterizzate dalla interoperabilità.

Questo è anche il punto di contatto tra home e building, dal momento che l’efficienza energetica costituisce, senza alcun dubbio, il vero forte motore della crescita del settore oggi e ancor più domani, così come l’abbandono delle soluzioni a silos a vantaggio di soluzioni sempre più integrate e modulari, con comfort e health, ai vertici dello sviluppo del settore per i prossimi anni.