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MIBA SI CONFERMA COME IL NUOVO HUB INTERNAZIONALE PER IL SETTORE DEL BUILDING

Vincente la sinergia tra settori affini, che ha offerto una visione integrata e innovativa delle soluzioni per affrontare la transizione energetica e digitale di edifici e città.

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Dalla verticalizzazione all’integrazione
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Integrazione tecnologica, banda larga, 5G stanno moltiplicando le applicazioni per il residenziale e rivoluzionando l’offerta, garantendo massimo comfort, efficienza e risparmio. Ne abbiamo parlato con Luca Baldin, project manager di Smart Building Expo, la manifestazione dedicata alla integrazione tecnologica, che si svolgerà nuovamente in contemporanea a SICUREZZA.

Grazie alla integrazione tra tecnologie differenti, le soluzioni di domotica hanno funzioni sempre più ampie. Come cambia il modo di vivere la casa, quali i vantaggi di renderla intelligente?

L’avvento del digitale ha reso le antiche verticalizzazioni il più delle volte obsolete. Mondi un tempo tra loro estranei come elettrico, elettronico e termoidraulico, stanno subendo un progressivo e inarrestabile avvicinamento, con ampie zone grigie di sovrapposizione. Questo appare ancor più evidente nel momento in cui i fattori trainanti della home and building automation sono l’efficentamento energetico in primis e la sicurezza a seguire. Ma il recente lockdown ci ha anche proiettati in un mondo dell’abitare che pensavamo futuribile e invece è presente. Tutti abbiamo scoperto che per lavorare e studiare in casa è indispensabile avere un’ottima connettività; che la casa è diventata in tal senso multitasking e che l’intelligenza di cui la carichiamo garantisce la sua capacità di resilienza e di integrazione virtuosa con l’ambiente, quasi sempre urbano, in cui si trova. I vantaggi della smart home sono quindi efficienza e flessibilità in primis, che si traduce anche in una inedita idea di comfort.

 

5G e banda larga sono finalmente una realtà. Come stanno cambiando e come cambieranno le applicazioni per il residenziale? Quali gli impatti su funzioni e interfacce?

Il 5G, che è una tecnologia wireless, in ambito domestico promette anzitutto di assicurare una connettività di alta qualità anche nelle molte aree oggi in digital divide e dove la rete terrestre faticherà comunque ad arrivare. La rete BUL sta subendo una forte accelerazione e improvvisamente tutti ci siamo accorti di quanto fosse importante, a partire dal Governo che sta spingendo sulla rete unica dopo aver creato uno strano duopolio tra TIM e Open Fiber. Ma il tema che sfugge ai più è che il segnale per essere performante deve viaggiare bene anche dentro i nostri edifici residenziali. E questo per ora non è, a causa degli impianti in rame oramai obsoleti e da sostituire. La cosiddetta FTTH (fiber to the home) procede quindi lentissima e non sfrutta la possibilità, reale, di contare sull'investimento privato per il rinnovamento di impianti oramai obsoleti. Una cosa senza senso. Cosa significherà l’avvento della BUL nelle case è intuibile: parliamo di telemedicina e assistenza a distanza, di PA digitale, di e-learning e smart working, di nuovo entertainment. Non a caso i broadcaster come Sky, ma ora si avvicinano anche RAI e Mediaset, sono molto interessati alla rete unica.

 

In questo nuovo scenario, quali competenze vengono richieste ai professionisti? Quali i prodotti su cui si stanno maggiormente indirizzando le scelte del consumatore?

L’intera filiera professionale sta cambiando radicalmente, dalla progettazione all’esecuzione dei lavori, fino alla manutenzione degli impianti.  Se pensiamo a cosa significherà la diffusione su larga scala del BIM (Building Information Modeling) e del BEMS (Building Energy Management System) possiamo intuire anzitutto che ci sarà maggiore collaborazione fin dalle prime fasi progettuali tra i tecnici, ma anche che si inizierà a parlare di vita media degli impianti (e degli edifici conseguentemente) e di manutenzione predittiva ed evolutiva. Termini che erano confinati al mondo dell’industria e che ora si affacciano in quello delle abitazioni e dei grandi edifici direzionali e commerciali.

A dettare la linea saranno probabilmente le politiche fiscali. Oggi l’Ecobonus costituisce un traino formidabile per tutto il complesso sistema dell’efficentamento energetico, del controllo microclimatico e dell’autoproduzione energetica. Domani chissà…